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Facebook sospende le attività del servizio PARSE

Necessario effettuare la migrazione delle app verso altre piattaforme entro il 28 gennaio 2017

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Facebook sospende il servizio PARSE

A partire dal 28 gennaio 2016, la famosa platform-as-a-service (MBaaS: Mobile Backend as a Service) PARSE sarà disponibile solamente per un anno (fino al 28 gennaio 2017) per garantire agli sviluppatori il tempo di cambiare piattaforma e per le migrazioni delle loro app (LEGGI L'ANNUNCIO UFFICIALE...).

 

Omnys progetta e realizza app mobile dal 1999 ed è altamente qualificata per fornire supporto e soluzioni a tutte le aziende che necessitano di effettuare migrazioni da PARSE o interventi manutentivi nelle app integrate con questa piattaforma.

 

PARSE, acquistata da Facebook nel 2013 per 85 milioni di dollari, ha supportato migliaia di sviluppatori mobile in quanto fornitore di indispensabili servizi di backend cloud storage, hosting (database remoto), API (interfacce di programmazione di un'applicazione), funzionalità di integrazione con servizi di social networking, gestione utenti, notifiche push, ecc.

In particolare per le applicazioni mobile, PARSE permetteva di aggiungere in modo istantaneo un backend potente e scalabile in grado di fornire funzionalità che normalmente comportano attività di implementazione lunghe e dispendiose, come:

  • supporto di molte piattaforme: iOS, Android, Windows Phone, Web Application;
  • gestione completa degli utenti: registrazione, autenticazione, permessi, storici, profili personali, ecc.;
  • servizio per invio e ricezione di email e notifiche push;
  • login tramite social (Facebook, Twitter, ecc.);
  • database NoSQL remoto (basato sul concetto di chiave/valore tipico delle hashmap o dei json);
  • alcuni servizi di backend su dati aggregati, come ad esempio analisi dati, modelli AD, backup, ecc.;
  • sincronizzazione automatica tra app e backend.

La notizia della fine del servizio ha colto alla sprovvista moltissime aziende che hanno utilizzato questa piattaforma per la realizzazione delle loro app, soprattutto perché si pensava che l'acquisizione da parte di Facebook comportasse nuovi investimenti e la conseguente estensione e rafforzamento dei servizi offerti.

Al contrario, la sospensione annunciata avrà come immediata conseguenza la necessità di modifiche e implementazioni per tutte le applicazioni integrate con Parse, che altrimenti smetteranno di funzionare o avranno importanti limitazioni nei servizi forniti agli utenti.

Tutte le aziende che hanno pubblicato un'app nei vari marketplace dovranno quindi preoccuparsi di contattare i propri fornitori per capire se le loro app sono state implementate con il supporto di questa piattaforma e, in caso di risposta affermativa, sarà necessario mettere mano al portafoglio per richiedere ai propri fornitori le eventuali manutenzioni correttive.